Italia, inizia l’era Mancini: la sua Nazionale da Balotelli a Pellegrini

Prende forma la formazione azzurra con il nuovo commissario tecnico in panchina

MANCINI CT ITALIA FORMAZIONE / Italia, inizia l'era Roberto Mancini. Nella giornata di ieri, la FIGC ha ufficializzato la nomina del nuovo commissario tecnico, che raccoglierà l'eredità di Gigi Di Biagio, ct azzurro ad interim dopo il divorzio con Giampiero Ventura. Il 'Mancio' avrà il compito di riportare la Nazionale al vertice, dopo la clamorosa mancata qualificazione al Mondiale 2018. Calciomercato.it seguirà in diretta testuale la conferenza stampa di presentazione ufficiale del nuovo commissario tecnico, prevista oggi alle 12 al Centro Tecnico Federale di Coverciano. In attesa delle sue parole, inizia già a prendere forma l'Italia firmata Mancini. Dal ritorno in azzurro di Balotelli all'attenzione rivolta ai giovani, da Pellegrini a Romagnoli passando per Belotti, ecco quale potrebbe essere la nuova Italia con Roberto Mancini commissario tecnico

Ct Italia, Mancini sulla panchina azzurra: oggi la presentazione

Per approdare sulla panchina della Nazionale, Roberto Mancini ha rinunciato a molti soldi. A confermarlo è stato Giovanni Malagò, che nelle scorse ore ha dichiarato: “Cosa deve fare Mancini? Non posso certo dargli consigli. Una cosa però l'ha già fatta: si è messo in discussione e ha rinunciato a due anni di mega contratto in Russia. Il suo compito non sarà facile, ma è già un punto a suo favore”. Gli ha fatto eco il commissario FIGC Roberto Fabbricini: “Siamo contenti, Roberto è contento anche lui. E' stata la formalizzazione di un discorso che era praticamente concluso. Aveva questo grande desiderio di sedere sulla panchina azzurra e lo ha dimostrato con i fatti concreti. Speriamo adesso di lavorare bene”.

Roberto Mancini ha salutato il suo ex club, lo Zenit San Pietroburgo, con questo messaggio: “Abbiamo dato il massimo! La seconda parte della stagione è stata condizionata da infortuni importanti che ci hanno penalizzato. È stata un'esperienza importante: il calcio russo può crescere ancora molto. Un movimento calcistico che vedremo impegnato in un grande mondiale! Grazie alla squadra, alla proprietà, ai dirigenti, al mio staff e ai tifosi che non hanno mai smesso di sostenerci. Buona fortuna Zenit!”.

Protagonista dello Zenit allenato da Roberto Mancini, Domenico Criscito ha commentato così la nomina del nuovo ct azzurro: “Mancini è uno spettacolo, datemi retta. Umanamente e professionalmente. Lo conoscevo già prima che venisse ad allenare qui perché c’eravamo sentiti quando era all’Inter e aveva sondato la disponibilità a trasferirmi in nerazzurro. Di calcio il Mancio sa tanto e mica lo dico io, lo dice il suo palmares. Ovunque è andato ha vinto, dall’Inter al Manchester City. Umanamente, Mancini è clamoroso: il nostro rapporto è ottimo. Non è un sergente di ferro, ama il dialogo con la squadra. Resta comunque un perfezionista e quindi, quando vede che le cose non vengono fatte nel migliore dei modi, si inalbera, si arrabbia. Non ringrazierò mai abbastanza Roberto Mancini: mi ha insegnato calcio. Sono felice della scelta di affidare a lui la ricostruzione della Nazionale: è l’uomo giusto per riportarci nell’élite del calcio. Nazionale? Con lui qualche battuta l’ho fatta, sa cosa posso dare: mica è come Ventura che considerava la Russia troppo lontana per venirmi a vedere… Spero con tutto il cuore di avere la chance di tornare in azzurro”.

L'Italia di Mancini: ecco come giocherà la sua Nazionale

Proprio Domenico Criscito potrebbe essere uno dei calciatori rilanciati in maglia azzurra dal nuovo commissario tecnico dell'Italia. C'è grande attesa, però, per il ritorno di Mario Balotelli in Nazionale. Nei mesi scorsi, Mancini aveva dichiarato a tal proposito: “Non ho seguito molto Balotelli, ma ho visto che ha segnato tanto. Per il bene che gli voglio, spero possa ancora togliersi tante soddisfazioni. Ha soli 27 anni. Deve tornare in Nazionale. Uno come lui, certe partite può vincerle anche da solo”. Il nuovo ct azzurro, in quell'occasione, si era sbilanciato anche su qualche giovane talento della nostra nazionale: “I giovani bravi ci sono. Mi piacciono Belotti, Pellegrini, Romagnoli che può crescere ancora tanto. E ogni stagione ne vengono fuori altri. Gli italiani hanno qualcosa in più”. Capitolo oriundi: l'approdo di Mancini sulla panchina dell'Italia potrebbe aprire le porte azzurre a Sebastian DriussiIl suo agente Gustavo Pedrozo ha dichiarato in esclusiva a Calciomercato.it lo scorso novembre: “Nel caso in cui non ci sia la possibilità di giocare per l'Argentina, vestire la maglia dell'Italia sarebbe per Driussi un'esperienza incredibile”.

La possibile Italia di Mancini (4-2-3-1):

Donnarumma; Florenzi, Bonucci, Romagnoli, Criscito (Palmieri); Pellegrini, Verratti; Chiesa (Driussi), Insigne, Balotelli; Belotti (Immobile). 

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