Serie A: Ünder, Ounas, Dalbert, giovani ali…tarpate

I tre acquisti fino ad oggi hanno trovato poco spazio e ricevuto scarsa fiducia dagli allenatori

SERIE A GIOVANI  ÜNDER OUNAS DALBERT / Tra i tanti nomi che si sono resi protagonisti durante l’ultima sessione di calciomercato, molti sono stati quelli di giovani promesse. Oltre a ringiovanire la Serie A avrebbero dovuto dimostrare di essere dei veri jolly (da coltivare) per le rispettive squadre. Non tutti però in questa metà di stagione sono riusciti a lasciare il segno anzi si sono rivelati per il momento del tutto evanescenti. Il numero 17 giallorosso, Cengiz Ünder, è arrivato ad agosto come aspirante sostituto di Salah, dotato di tecnica e velocità, che avevano colpito anche il Manchester City di Guardiola. Il Dybala turco, così è stato soprannominato in patria, nonostante i segnali positivi lanciati durante il ritiro estivo, in campionato non è riuscito ad incidere.

 È risultato poco concreto, con prestazioni che non sempre hanno raggiunto la sufficienza. Eppure le qualità e la voglia ci sono e si vedono ma ad oggi non sono bastati per convincere Di Francesco a puntare su di lui. Ha racimolato sole quattro presenza da titolare e altrettante subentrando dalla panchina,  per ora  Ünder è ancora un diamante grezzo che non riesce a brillare come dovrebbe.

 Il talento giallorosso, però, ha dalla sua la giovane età (classe ’97) che gli permette ancora margini di errore e di miglioramento magari per potersi rendere protagonista in una seconda fase di stagione.  In quel periodo, del resto, la Roma avrà bisogno di forze fresche e  talento per poter lottare su tutti e tre i fronti: scudetto, Champions League e Coppa italia.

Serie A, Dalbert solo tre presenze da titolare, Ounas ancora a zero

Come il giocatore della Roma anche il giovane esterno d’attacco del Napoli, Adam Ounas, ha conquistato l’ambiente partenopeo durante le uscite di precampionato. Qualcosa però per il neoacquisto deve essere andata storto, tanto da non venire mai schierato da Sarri nell’undici iniziale. Il franco-algerino infatti nonostante le sue peculiarità tecniche e la duttilità, che lo renderebbero un’ottima alternativa a destra al posto di Callejon e all’occorenza anche come vice di Insigne sul lato opposto, è stato tenuto poco in considerazione dal tecnico napoletano. Con la rosa abbastanza corta è un vero peccato che Sarri non gli abbia lasciato spazio, solo qualche minuto di passerella in finali di partite. L’entrata di Ounas non solo permetterebbe di far rifiatare i tre uomini d’attacco azzurri, che da settembre raramente hanno riposato, ma anche di dimostrare perché il Napoli abbia puntato su di lui in estate. Se De Laurentiis dovesse intervenire poco sul mercato riparatore di gennaio il giovane classe ’96 potrebbe rivelarsi un’arma in più.
A proposito di rose non molte folte, nell’Inter è Dalbert a subire lo stesso trattamento riservato ai due giovani già citati. Il 24enne brasiliano, nelle uniche tre presenze (Spal, Crotone e Genoa) tra gli effettivi di Spalletti, non è riuscito a mostrare tutto il suo potenziale. È risultato impreciso e commettendo qualche errore di troppo non ha trovato i meccanismi giusti per inserirsi nel gioco nerazzurro. Per lui quindi solo tanta panchina complice anche un Santon in buona condizione. E pensare che il Nizza ha ceduto il suo pupillo dopo una lunga trattativa solo per accontentare la volontà del giocatore.

 

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