Juventus-Real Madrid, Santamaria: “Rispetto per i bianconeri”

L’ex difensore dei ‘Blancos’ ha parlato anche dei ricordi passati

CHAMPIONS LEAGUE JUVENTUS REAL MADRID / Sabato sera Juventus e Real Madrid si sfideranno a Cardiff per la finale di Champions League. Pepe Santamaria, ex difensore classe 1929 che vinse 4 Coppe dei Campioni coi 'Blancos', ha detto la sua sull'attesa sfida: “La Coppa dei Campioni nacque anche per la spinta di Santiago Bernabeu e quando partì la competizione il Madrid era già una squadra molto forte – spiega alla 'Gazzetta dello Sport' – Iniziò dominando e piano piano le altre squadre crebbero cercando di spezzare il predominio madridista. I primi a provarci furono gli italiani. Ora dopo anni difficili sotto il profilo dei risultati il Madrid è tornato potentissimo, tanto da arrivare a 3 finali in 4 anni”.

I RICORDI – “La Fiorentina perse in finale col Madrid nel ’57, in quella dell’anno dopo battemmo 3-2 ai supplementari il Milan all’Heysel, poi eliminammo la Juve in 3 partite nel ’62 e perdemmo la finale con l’Inter nel ‘64. Nel Milan c’era Schiaffino. La classe di Liedholm, la forza di Maldini padre, gli argentini Grillo e Cucchiaroni. Nella Juve c’era quel fenomeno di Sivori, che meraviglia di giocatore. L’Inter a parte i grandi campioni aveva Helenio Herrera, un precursore: giocava dialetticamente con gli avversari tanto da farli entrare in una specie di psicosi. Anche se allora non c’era Internet e tutta questa roba di oggi lui riusciva sempre a far arrivare certi messaggi ai rivali a mezzo stampa. Non lo faceva nessuno, fu una novità che, mi si perdoni il paragone, ebbe lo stesso impatto del fuorigioco alto degli olandesi”.

RETROSCENA – “All’inizio degli Anni '50 quando lavoravo alla banca francoitaliana provarono a trasferirmi in Italia con la scusa di farmi far pratica con le telescriventi: in realtà era un’invenzione di un mio connazionale che era una specie di agente ante litteram per portarmi alla Fiorentina: non se ne fece niente perché la banca non mi lasciò partire”.

LA FINALE – “Il Madrid sta fisicamente molto bene grazie alle rotazioni di Zidane però la Juve merita grandissimo rispetto: non è solo difesa, ha un peso offensivo importante”.

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