Napoli, Quagliarella ‘torna a casa’: pace con ovazione

Lo stabiese al San Paolo: “Finalmente torno con serenità”

NEWS NAPOLI QUAGLIARELLA / “Peccato non giocarla al San Paolo”. Deve aver pensato questo Fabio Quagliarella, l'attaccante napoletano in forza alla Sampdoria, quando il calendario gli ha proposto lo scontro con il Napoli all'ultima di campionato. Fabio ha lasciato ormai l'azzurro sette anni fa, in una sessione di calciomercato che fu rivoluzionaria per la squadra di Mazzarri: fuori Quagliarella e dentro Cavani. La storia la conosciamo tutti. Il suo amore per la città e la maglia azzurra, però, non è mai scemato, e dopo i fatti di cronaca che hanno visto Quagliarella coinvolto in un caso di stalking, il feeling con il tifo della sua città è tornato a splendere. Peccato giocarla a Marassi, allora, ma se ne parlerà il prossimo anno. Nel frattempo, un primo ritorno al San Paolo c'è già stato: ieri, in occasione della 'Partita del Sole', un match di beneficenza organizzato nell'ambito di una manifestazione per la legalità, Quagliarella era lì, presente con le altre ex glorie azzurre. Volpecina, Carnevale, Careca e Giordano, poi lui. All'ingresso in campo, l'ovazione dei ragazzini e dei più adulti presenti sulle gradinate è stata di nuovo calorosa, come non si vedeva da un po'.

Il ritorno a Napoli di Fabio Quagliarella

Fedele maglia 27 sulle spalle, Quagliarella si è girato verso il suo ex pubblico in segno di riconoscimento, ha ringraziato e si è liberato delle difficoltà di tutti questi anni. “Finalmente torno serenamente a casa mia. I tifosi negli ultimi mesi hanno fatto tanto per me, ma non ne avevo dubbi: conosco il cuore del pubblico napoletano”. Parole d'amore, quelle che pronuncerebbe qualsiasi tifoso per la propria squadra. Quagliarella lo aveva già fatto, subito dopo la fine dell'incubo che l'aveva liberato da uno stalker pronto a rovinargli anni di vita. E, come confermato dalle news Napoli, ha aperto lui stesso ad un eventuale ritorno a casa. “Mi piacerebbe chiudere la carriera in azzurro, a casa mia”, aveva detto con un pizzico d'amaro nelle parole. Sa bene, infatti, che il Napoli da lui lasciato non è lo stesso di oggi, una squadra proiettata verso grandi lidi e con altri progetti. Ma negli occhi mostrati ieri al San Paolo si leggeva chiaro l'affetto di un calciatore che ha girato l'Italia portandosi sempre Napoli dentro. E quei tifosi che, pur per una sola stagione, l'hanno eletto a beniamino di una intera città.

Impostazioni privacy