Mercato Inter, ‘collezione’ di allenatori: il confronto con la Roma

Negli ultimi sei anni ne sono stati esonerati sei dai nerazzurri. In casa giallorossa sono invece di moda le ‘dimissioni’

CALCIOMERCATO INTER ROMA / Se c'è una cosa che accomuna Inter e Roma sono i tanti allenatori avuti e cambiati, in alcuni casi poi richiamati, nelle ultime sei stagioni. Dalla 2011/2012 a questa che si è appena conclusa, sulla panchina nerazzurra se ne sono accomodati ben 9: Gian Piero Gasperini, Claudio Ranieri, Andrea Stramaccioni, Walter Mazzarri, Roberto Mancini, Frank de Boer, Stefano Pioli e Stefano Vecchi nei due brevi interregni dall'olandese all'emiliano e dallo stesso a Luciano Spalletti, che secondo le ultime indiscrezioni di calciomercato Inter sarà ufficializzato nel weekend o al più tardi nei primi giorni della prossima settimana. Su quella giallorossa, invece, 5: Luis Enrique all'alba dell'era americana targata DiBenedetto e poi James Pallotta, Zdenek Zeman, Aurelio Andreazzoli, Rudi Garcia e, infine, proprio il 58enne di Certaldo che ieri ha dato ufficialmente l'addio alla Capitale.

Calciomercato Inter, da Spalletti a Mazzarri: addii con modalità diverse

Sono però diverse le modalità, anche se non per tutti, con le quali i sopracitati hanno salutato Inter e Roma. Eccezion fatta per Vecchi e in parte per Mancini, che al termine di un'estate (2016) a dir poco tormentata – per questioni legate al calciomercato e non solo – ruppe con ThohirSuning giungendo a una risoluzione consensuale con annessa buonuscita gli altri tecnici hanno visto terminare la loro avventura interista solo attraverso l'esonero (anche se sui comunicati ufficiali si parlava di risoluzione consensuale, ndr), di conseguenza non rinunciando nemmeno a un euro di quelli previsti dal contratto.

A Roma l'esonero ha invece coinvolto Zdenek Zeman, che comunque aveva un contratto in scadenza pochi mesi dopo, e Rudi Garcia. Tolto Andreazzoli, che era e poi è rimasto collaboratore tecnico della prima squadra, Luis Enrique e per ultimo Luciano Spalletti (in scadenza a giugno) sono andati via con, di fatto, delle dimissioni – con toni e al culmine di stagioni assai differenti – e dunque senza alcun vantaggio per il proprio conto in banca. Dimissioni, una parola che dalle parti di Appiano Gentile non sembrano per nulla conoscere…

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