Calciomercato Milan, Inzaghi ‘avvisa’ Montella

Superpippo confessa di voler tornare in rossonero

CALCIOMERCATO MILAN INZAGHI / Un anno difficile, un esordio costellato di difficoltà e con la pressione di dover vincere a tutti costi: Filippo Inzaghi torna al 2014/2015, stagione nella quale ha guidato il Milan. In un'intervista che andrà in onda su 'Sky' domani sera, l'attuale allenatore del Venezia neo promosso in Serie B ha affrontato anche argomenti legati al calciomercato Milan svelando di “voler tornare un giorno ad allenare i rossoneri”. Un ritorno per dimostrare “quanto valgo”, ma che avverrà soltanto alle giuste condizioni: “Vorrei avere la possibilità di lavorare, esprimermi e dimostrare le mie qualità. Non vedo altri problemi. La mia aspirazione è tornare a quei livelli. Il Milan mi ha dato tanto, ma se uno pensa al futuro non si può pensare cosa ci aspetta, per cui la cosa più bella per me è poter lavorare bene”.

E allora volgendo lo sguardo al calciomercato futuro, Pippo Inzaghi spiega: “Cercherò sempre degli ambienti adatti. Non credo ci siano allenatori fenomeni, anzi, non mi piacciono quelli che ritengono che i loro schemi facciano vincere. So che mi serve una società forte alle spalle e una squadra forte. Poi con il mio staff, che è di grande livello, riesco a fare la differenza”.

Calciomercato Milan, Inzaghi e le ragioni del fallimento

Dal futuro al passato e a quella stagione che non è andata secondo aspettative: “Nelle grandi società manca pazienza ma è normale. Quel Milan non poteva vincere, non c'erano uomini per vincere, però le aspettative del presidente erano quelle di vincere, ed era impossibile”. Questo però non ha cambiato l'amore di Inzaghi verso la società rossonera: “Il Milan, Berlusconi, Galliani, sono stati la mia fortuna. Lì ho trascorso 15 anni fantastici, ho vinto tutto, ho avuto la possibilità di allenare il Milan. E' stata una cosa fondamentale per la mia carriera da allenatore: chiunque è stato ha avuto difficoltà, Mihajlovic, Allegri. Per questo quell'esperienza non ha scalfito la mia certezza di voler fare il tecnico. Anzi, le ha rafforzate, perché fino all'ultima giornata ho tenuto il gruppo. Per questo sarò sempre grato al Milan e a Berlusconi“. 

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